La 33esima edizione della fiera nazionale francese della molluschicoltura si è tenuta al Parc Chorus di Vannes, in Bretagna, dal 13 al 14 Settembre. Sebbene all'inizio fosse un salone esclusivamente dedicatao all'ostricoltura, la fiera negli anni è cresciuta diventando un punto di riferimento per misurare lo stato della molluschicoltura in Francia, ospitando espositori che offrono servizi e tecnologie per l'allevamento e il confezionamento anche di cozze e vongole.

Abbiamo sfruttato l'occasione di poter presenziare all'evento presentando nel nostro spazio espositivo alcune delle ultime tecnologie per la mitilicoltura in mare aperto su filari tipo "long-line". Il gruppo composto da tonneggio e rullo a stella permette di sollevare il filare in maniera agevole e in totale sicurezza per l'operatore. Con la caricatubo per mitilicoltura si possono invece preparare tubi di differenti diametri per il reincalzo di novellame di cozze, caricandoli contemporaneamente con rete tubolare in plastica e rete in cotone biodegradabile, senza affaticare inutilmente il marinaio o l'operaio addetto.

Durante i due giorni di esposizione si sono succedute numerose conferenze, alle quali hanno partecipato molti studenti dei licei francesi specializzati nella formazione in colture marine. In particolare abbiamo assistito a un'interessante discussione su un possibile futuro utilizzo nella molluschicoltura di materiali plastici compostabili o addirittura biodegradabili, e a una presentazione dell'ostricoltura e della mitilicoltura Messicana, grazie a una delegazione di aziende provenienti dalla Baja California, una delle regioni più importanti del centro america per quanto riguarda l'allevamento delle specie ittiche.

Quest'anno il salone è stato visitato da più di 2.000 persone, che hanno potuto trovare 80 aziende espositrici sia francesi che internazionali, su uno spazio espositivo di circa 3.800 metri quadrati. Nonostante la fiera abbia un'impostazione prettamente locale, si sono registrate presenze di visitatori provenienti da ogni parte del mondo, in particolare dall'Irlanda, dal Regno Unito e dai paesi intorno al Mar Nero, come la Georgia, la Russia e l'Ucraina, dove le sanzioni Europee degli ultimi anni hanno di fatto creato un'opportunità per sviluppare un mercato sovietico di acquacoltura, pochi anni fa praticamente inesistente.